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Sono lucidi i ricordi che Carlo ha di quando era bambino; lucidi quelli che riguardano Anciulina e l'inizio del loro amore; lucidi quelli della sua famiglia, fra nascite, matrimoni e lutti. Ma ora non ricorda più dove si trova. Prova a prendere in giro e assecondare tutti, vuole "ritornare a casa sua e tutti quegli estranei che gli ronzano intorno gli danno solo fastidio", compresi questi due che dicono di essere i suoi figli, che gli chiedono: "Papà, cerca di essere ragionevole". "Ancora?" risponde lui. Come in un teatro, sul cui palcoscenico l'attore viene illuminato da un fascio di luce, seguiamo la vita di Carlo anche attraverso i lunghi monologhi che ci accompagnano nel suo passato, tratteggiano i caratteri dei componenti della sua numerosa famiglia, ne raccontano la storia, l'origine e il suo modo di stare al mondo, un mondo fatto di sentimenti. Il "terzo scatto" è quasi una scenografia, un unico atto come la vita, in cui si scattano foto per immortalare un momento, per non dimenticare. Sipario.