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Grazie alla sua formazione classica, Gaspare Scioppio conosce e frequenta alcuni insigni umanisti del suo tempo; così, viene prestissimo a contatto con i più importanti ambienti europei (soprattutto tedeschi e italiani), nei quali si decidono gli orientamenti culturali e le scelte operative, che segnano la storia dell'Impero e dei Principi tedeschi, del Papato romano e delle Chiese riformate. Acquisisce una seria e robusta conoscenza dei problemi giuridici e politici, che sono sottesi dalle diverse dottrine teologiche e dalle opposte rivendicazioni ecclesiastiche soprattutto delle religioni cristiane; studia criticamente le opere di Baronio e di Bellarmino, di Giacomo I e di Campanella, di Grozio e di Casaubon, di Sarpi e di Micanzio.