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Dopo quasi un secolo dalla sua pubblicazione, avvenuta postuma nel 1935, "La banda" di Alessandro Vessella appare un immutabile punto di riferimento nello studio di tale disciplina. Il lettore che si avvicina per la prima volta a questo testo rimarrà sorpreso per la quantità di informazioni e documenti che si presentano ai suoi occhi. Una mole sorprendente di lavoro, frutto di ricerche che l'autore ha sapientemente svolto durante la sua vita. "La banda" rappresenta nel panorama musicologico italiano uno degli esempi migliori di una generazione di studiosi che, agli albori del XX secolo, ha lasciato alla tradizione storica nazionale alcuni lavori insostituibili. Al di là della sua importanza intrinseca, quest'opera assume un rilievo essenziale configurandosi, nel vuoto di tale disciplina, il primo studio vasto e organico pubblicato in quell'epoca. Mirabile è il cammino storico ricostruito: si parte dalle origini dei primi gruppi sonori di strumenti a fiato per passare attraverso lo stato embrionale dei complessi bandistici fino a giungere all'evoluzione della banda ai nostri giorni.