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All'interno dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, la Soprintendenza per i beni librari e documentali svolge, fin dalla sua nascita nel 1983, funzioni di tutela, conservazione, valorizzazione dei beni librari e promozione della letttua. Con il passaggio di competenze, alla Regione Emilia-Romagna furono trasferiti anche i relativi archivi, viva testimonianza dell attività svolta. Dopo una lunga fase di ricerca, riordino e inventariazione, questo cospicuo patrimonio documentario è ora finalmente disponibile in tutta la sua ricchezza informativa. Nelle carte si rileggono i primi passi nella tutela del patrimonio bibliografico. difeso dalle gravi minacce delle esportazioni e, poi, messo in sicurezza rispetto ai possibili danni bellici durante il secondo conflitto mondiale. Si assiste quindi alla ricostruzione e all'accrescimento delle biblioteche pubbliche non governative, non solo vigilate ma anche sostenute dalle Soprintendenze: la corrispondenza, le statistiche, le relazioni mostrano una costante crescita delle biblioteche pubbliche aperte in regione, fino alla creazione delle reti dei posti di prestito e dei consorzi. Si può così ripercorrere, attraverso lo strumento dell'inventario e con le parole e le immagini, un tratto significativo della storia della nostra organizzazione bibliotecaria, che è anche la storia delle strade percorse dal libro e dalla cultura per arrivare ai suoi lettori e fruitori.