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"Tonino Guerra è Tonino Guerra. La tautologia è d'obbligo, visto che declinare la personalità di questo poeta epico (perché è tale) è difficilissimo, se non impossibile. (...) Potremmo dire, in sintesi: un eclettico, nel senso che a questa parola dava Alberto Savinio. Oppure: un umanista prelevato dal Rinascimento. Ma saremmo ancora piuttosto lontani dalla nuda realtà, che sopravanza e fa ammutolire ogni definizione, anche dettagliata. Eppure, il Tonino pittore ha una marcia aggiunta. Forse perché il 'vedere' dei pittori è unico, paragonabile, non a caso, al vedere degli uomini di cinema, e lui lo fu anche. Dai suoi dipinti, dai gessi, dagli acquerelli che in questa mostra promossa dall'energia e dall'entusiasmo dello Studio d'Arte Zanetti, allestita da Luca Volpatti con la collaborazione di Luigi Orlotti - vengono presentati con una scelta libera e antologica, si comprende che l'obiettivo di Tonino è quello di fissare l'immaginazione, ma in un gioco di continui rimandi letterari, artistici, storici." (dalla prefazione di Elisabetta Sgarbi)