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Nella tradizione letteraria italiana, dal Medioevo fino ai contemporanei, il fiume, sia come luogo geografico reale sia come luogo immaginario, mitico o fantastico, costituisce una tematica importante. In quanto luogo geografico, il fiume può collegarsi a eventi registrati dalla storiografia, ma anche a microstorie collettive e individuali. Nell'immaginario letterario, il fiume è lo spazio caratteristico del viaggio, di un viaggiare oltre oppure lungo un fiume tra sorgente e foce o viceversa, mentre paesaggi, villaggi e città situati sulle sue rive possono segnare le stagioni di una vita o di diverse generazioni. Alle immagini fluviali è connesso un ventaglio di tematiche esistenziali, simboliche e mitiche: lo scorrere del tempo, il fluire della vita, la perdita o la ricerca di origine o d'identità, momenti di riflessione, di memoria o di oblio. In alcune circostanze il fiume diventa immagine del confine, della divisione tra il qui e l'oltre, tra l'io e l'altro; ma il fiume può essere anche un luogo di unione: le sue acque congiungono regioni e nazioni, paesaggi e destini diversi. Intorno a questi nuclei tematici ruotano i saggi contenuti in questo volume.