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Quello di Larino è un piccolo "Ospedale di Zona" La sua costruzione è durata trent'anni. Entità dell'opera e durata della realizzazione si accostano come un paradosso. Eppure la costruzione si è svolta senza contrasti: voluta per la più piccola delle Regioni nel centro d'Italia, ne ha seguito la durata dello sviluppo. In questo libro si illustra l'esito, e con esso i modi di fare, progettare e costruire, che hanno consentito una forma di "resistenza" al logorio critico dovuto ai mutamenti culturali, e di "flessibilità" aperta al sopraggiungere delle innovazioni: resistenza duttile, anch'essa vicina ad un paradosso. I tratti sostanziali dell'opera sono due. Il primo fa riferimento all'ospedale progettato da Le Corbusier per Venezia: e in particolar modo al fatto che il principio seguito dal maestro è la convinzione che la cura della malattia ha esito quando il potere della medicina viene accolto in un profondo concentrarsi del soggetto nella ragione e nel sentimento del suo costituirsi al mondo. Il secondo punto cardine del volume è la difesa di "solidarietà civica" integrata alla cultura natia, al luogo, alla forma degli insediamenti nella comunione del paesaggio, alla forma dell'abitare: solidarietà nella radice culturale, capace di svilupparsi con originale identità dai semi ancestrali, presente nella quotidianità dei rapporti.