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Stile inimitabile, irresponsabilità, disimpegno ma soprattutto un esercito di prorompenti pin-up. Sono questi gli ingredienti che Russ Meyer, il regista più dissacrante d'America, ha continuato a mescolare con successo per oltre vent'anni. Una miscela di erotismo, violenza, cultura pop e camp, uno sguardo feroce, capace di spingersi in quelle zone d'ombra dove comico e crudele riescono a convivere, fanno di Meyer un autore di culto. Dai "porno-documentari" degli esordi al celeberrimo "Faster Pussycat", "KiII KiII!", dai deliri degli anni Settanta fino al mancato film con i Sex Pistols, gli autori cercano di ricomporre i tasselli impazziti dell'Universo-Meyer.