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"Piombino diventa Piombinoir grazie a ventidue autori del comprensorio che ambientano le loro storie in città, nel centro storico o al porto; nelle spiagge, nelle colline dell'entroterra o in quelle delle isole dell'arcipelago. Ventidue scrittori che per mestiere o per passione scavano il presente ed il passato del promontorio nella speranza e nel timore di ritrovare, con il coraggio delle loro penne, ciò che un tempo hanno deciso, senza saperlo, di rifuggire." (Dalla prefazione di Emilio Guardavilla)