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Dopo l'apparizione di Guido Gezelle (1830-1899), che fu il massimo lirico neerlandese di tutti i tempi, le Fiandre diedero all'Europa un altro grande poeta, il simbolista Karel van de Woestijne (1878-1929), con il quale ha inizio questo succinto florilegio che presenta cinquanta testi poestici di diciotto autori fiamminghi del Novecento. Tra essi ha un risalto particolare anche il mitico poeta espressionista e dadaista Paul van Ostaijen (1896-1928). Il lirico con il quale si conclude la rassegna antologica è l'enfant terrible delle lettere neerlandesi Hugo Claus (1929-2008), bruggese come il vecchio Gezelle, ma per forma mentis e concezione poetica ai suoi antipodi.