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Brillante ed eccentrico, "Mumbo Jumbo" è un'elegia della cultura africana in tutte le sue manifestazioni e latitudini, dalla mitologia egizia al VooDoo, dal blues al dixieland. È una fiera rivendicazione del ruolo africano nella storia della cultura occidentale, dall'antichità a oggi. È anche un trattato di controstoria degli Stati Uniti, un hard-boiled mistico che si svolge a Harlem negli anni Venti - l'epoca della Black Renaissance - e ha come protagonista un detective animista, Papa LaBas, aiutato nell'indagine da Black Herman, mago e illusionista, alle prese con un'epidemia di Jes Grew, virus diffuso tramite il jazz che spinge i bianchi a ballare fino allo sfinimento. Sullo sfondo, la guerra sporca degli Stati Uniti contro Haiti. L'intera civiltà moderna viene analizzata attraverso un capovolgimento di prospettiva, in cui la storia incrocia l'allucinarsi della verità. !Mumbo Jumbo", che torna ai lettori dopo una lunghissima assenza, è un giallo VooDoo, un libro di black fantasy, una satira: un'opera che diverte, sorprende e stupisce, e probabilmente uno dei più clamorosi libri di culto di sempre. Con una nota di Elèmire Zolla.