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Ambientato durante la seconda guerra mondiale in un paese dell'Europa dell'Est, "L'uccello dipinto" è la storia di un bambino e della sua miracolosa ricerca della salvezza. Allo scoppio del conflitto, la famiglia lo nasconde in un villaggio di campagna e lo affida alle cure di un'anziana bambinaia, sperando di risparmiargli le violenze dell'esercito invasore; ma dopo la morte della donna inizia per lui un solitario vagabondare nel tentativo di ricongiungersi ai genitori. Tra le atrocità dei soldati tedeschi e quelle dei contadini - che lo credono un ebreo o uno zingaro con poteri malefici - il bambino scoprirà sulla natura umana molto più di quanto la sua giovane età avrebbe dovuto consentirgli. Fin dalla sua uscita, nel 1965, "L'uccello dipinto" destò scalpore su entrambi i lati della Cortina di Ferro, divenendo uno dei libri più controversi nell'era della guerra fredda. Cinquant'anni dopo, caduto il velo delle ideologie, questo romanzo insieme autobiografico e universale continua a parlarci, con il coraggio dei grandi classici, del problema della libertà individuale e della violenza della società. Con un'introduzione dell'autore.