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Scritto nel 1968, "Dispacci" racconta l'esperienza bruciante e psichedelica di un corrispondente di guerra che vede attorno a sé il delirio e il terrore della guerra in Vietnam. Michael Herr all'epoca non era molto più vecchio dei ragazzi che osservava combattere in prima linea, incrudeliti, cinici e smarriti, catturati da una spirale di violenza senza limiti che coinvolge americani e vietcong. C'è chi esorcizza il quotidiano terrore facendosi una collana con le orecchie dei nemici; chi mette in posa i cadaveri per scattare foto ricordo. La vendetta e l'odio diventano l'unica risposta ammessa, senza tuttavia riuscire a domandarsi: "Perché sono qui?". Un reportage che non vuole nascondere nulla su una guerra sentita da tutti come assurda.