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"Presento nella nostra lingua, nell'ordine cronologico di pubblicazione, Villiers de l'Isle-Adam, La Musica e le Lettere, Divagazioni, quest'ultima opera contenendo esaurienti estratti dalla prefazione al Vathek di Beckford, nonché da pagine sparse. Il lettore incontrerà solenni e lievi toni memoriali, punti di estetica, teologia, linguistica, sociologia, metafisica, recensioni e teoria teatrale, affascinanti poemi in prosa, testimonianze d'epoca. In questa solida iridescenza, che condensa e riflette tutto Mallarmé, con facilità riconosciamo certe costanti della tradizione detta filosofica, ma se di qualcuno Mallarmé si è confessato allievo, quegli è stato Poe. Baudelaire gli ha trasmesso con le sue correspondances qualcosa che fa pensare a Leibniz. Timbri idealistici (Villiers) si avvertono, ma poi anche divergenti od opposti. Quale che sia la tabella delle sfumate fonti, essenzialmente l'illuminazione interiore della sua anima poetica ha dominato". (Dalla presentazione dell'autore).