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Il 23 agosto 1942, Radio Londra diffuse la notizia del primo atto di aperta ribellione contro il regime fascista in Italia: a Monteleone di Puglia (FG), il comune più elevato della regione, situato sull'Appennino Dauno, le donne del paese erano state protagoniste di una rivolta che aveva portato all'occupazione del municipio e della caserma dei carabinieri per diverse ore prima dell'intervento massiccio della forza pubblica e delle camicie nere. Nei rastrellamenti dei giorni successivi, le donne di Monteleone insieme ai pochi uomini scampati alla leva, furono arrestate e rimasero incarcerate fino all'arrivo degli Alleati, alla fine di ottobre 1943. La loro vicenda giudiziaria, però, si protrasse fino al 1950, quando alla vicenda fu finalmente applicata l'amnistia promulgata nel novembre 1945. Su questo sfondo storico, emergono le figure di una ragazza monteleonese e di un giovane carabiniere, diversamente coinvolti negli eventi di quei giorni e nella temperie che ne seguì.