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Fin dalla più tenera età, Akiko si sente a disagio nel suo corpo. A scuola rifiuta di indossare la divisa con la gonna e il giorno delle prime mestruazioni rimane profondamente traumatizzata. Una volta al liceo, scopre però di non essere la sola in questa condizione: esiste in Giappone un movimento per il riconoscimento dei diritti delle persone transgender, per i quali il sesso biologico non corrisponde alla reale identità di genere. Akiko finalmente capisce cosa la tormenta: è un uomo nel corpo di una donna. In attesa di intraprendere una terapia ormonale che la renda uomo a tutti gli effetti, per affermare ulteriormente la sua identità maschile, Akiko inizia col darsi un nuovo nome, Akira. I suoi genitori non capiscono questa sua scelta. Il padre, un noto politico da poco eletto ministro, in quanto figura pubblica sostiene il movimento per il riconoscimento del Gender Identity Disorder, ma rifiuta di accettare che la figlia possa identificarsi come transessuale, e le nega il consenso all'operazione, indispensabile in quanto ancora minorenne. Akira non si arrende: convince la nonna ad adottarlo, e col suo permesso intraprende la terapia. Nel frattempo, si iscrive all'università dove incontra l'amore. Questa miniserie in due volumi ci mostra come sia possibile travalicare ogni confine tra sesso e identità, anticipando trasformazioni e metamorfosi divenute parte integrante del nostro immaginario.