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L'ampliamento del Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore negli anni 2013-2015 si è offerto come l'occasione di un globale ripensamento del ruolo della Fabbriceria nella valorizzazione oltre che conservazione dei monumenti a lei affi dati: il Battistero di San Giovanni, la cattedrale o "Duomo" di Santa Maria del Fiore, e il Campanile detto "di Giotto". L'impronta decisamente narrativa del nuovo allestimento del Museo ha infatti suggerito la necessità di "narrare" anche le chiese a cui le opere musealizzate rimandano, fornendo ai visitatori strumenti interpretativi atti a metterne in evidenza i fili conduttori contenutistici e stilistici, tra cui una guida integrale in due volumi: Il Duomo, il Battistero, il Campanile; Il nuovo museo dell'opera del Duomo. Il primo volume è dedicato alla piazza e ai monumentali edifici che costituiscono il complesso del Grande Museo del Duomo. La piazza rappresenta un coacervo di spazio, vita, colore. I suoi antichi costruttori desideravano dare vita a un luogo che fosse configurazione di quello celeste. Il Battistero di San Giovanni, sorto sui resti di una grande domus romana, simboleggia la continuità della medievale Fiorenza cristiana con l'antica Florentia pagana. La Cattedrale di Santa Maria del Fiore testimonia uno straordinario sforzo collettivo, un impegno plurisecolare di risorse e energie in cui è implicata l'identità morale dei fiorentini e con essa la loro dignità di creatori e conoscitori d'arte.