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Messina, 28 dicembre 1908: una serie di scosse telluriche di una magnitudo pari a 7,2 gradi della scala Richter, seguite da un violento maremoto, sconvolgono una cittadina apparentemente tranquilla e sorprendono un'intera popolazione nel sonno. La presente pubblicazione indaga sul perché di tante vittime, ripercorre la storia dei poteri locali dall'unità d'Italia fino all'avvento del fascismo e ipotizza le responsabilità dell'immane tragedia. A supporto di questa tesi, si riportano testimonianze narrative, cronache, memorie, epistolari e prove documentarie tratte da atti, leggi e sentenze. Uno spaccato storico senza precedenti e un monito per le generazioni presenti.