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All'inizio degli anni Novanta, "La Stanza Rossa" è stata la prima rivista in Italia a occuparsi in maniera "programmatica" del rapporto fra l'arte e le nuove tecnologie, che cominciavano allora a diffondersi, e a permeare concretamente, la vita e i costumi delle società "avanzate". I saggi e le interviste raccolti in questo volume, che coinvolgono autori significativi della riflessione contemporanea, da Regis Debraya a Enrico Ghezzi, da Jean François Lyotard a John Cage, sono solo alcuni degli interventi ospitati sulla rivista, durante quasi un decennio di lavoro, dal 1991 al 1998, ma forniscono un'importante testimonianza di quella che era la posta in gioco in quel periodo, quando l'impatto dei media e delle nuove tecnologie sembrava mutare per sempre il ruolo e la pratica dell'arte. E anticipano, con lucidità, situazioni e percorsi che il futuro prossimo avrebbe avverato e che oggi sono al centro delle nostre preoccupazioni.