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C'è chi si dedica alle banche del tempo, chi al baratto, all'autoproduzione, alla reciprocità. Chi coltiva orti urbani o promuove la gratuita circolazione di libri, di abbigliamento, di servizi. Chi crea un gruppo di acquisto solidale e chi un mercatino a chilometro zero o addirittura un ristorante o un albergo. Tutti basati sullo scambio non monetario. E c'è anche chi inventa monete locali. Ciascuno a suo modo, sono in molti quelli che hanno deciso di fare da sé. Questo libro è una guida alle mille soluzioni su come affrontare la crisi senza naufragare nelle "bolle" (speculative) e nelle menzogne di chi ancora pensa che spendere e consumare stiano a indicare la "salute" di un paese, senza accorgersi che la moneta è solo un gioco di prestigio in mano alla finanza, un potere in grado di sbriciolare la democrazia. Vademecum della società impoverita che reagisce costruendo la propria, di economia. E dichiarando in tutto il mondo illegale la povertà.