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Marcello Pesarini porta gli occhialini ma non ne ha bisogno per proiettarci nel suo mondo dalle pagine di questo libro. Un universo surreale e inquietante, popolato da Impiegati e famigliole di Ombre, un mondo terribile e fantastico, come sa esserlo quello della scrittura. Che inquieta ma rassicura, perché sta tutto là: sui rotoli oceanici delle carte delle pratiche di un ufficio pubblico, come anche sul monitor di un computer dalla tastiera coi comandi invertiti. Dopo più di trent'anni di racconti impegnati nella promozione sociale, ambientalista e politica, l'autore prosegue nel viaggio sulle tracce di Con gli occhi di Bjork, sua opera prima popolata da personaggi che già scalpitavano alla ricerca di una realtà migliore. Ora il punto di vista è quello di un impiegato "che si s'impiega ma non si piega". Che è quello che dovremmo fare tutti, con senso del dovere e spirito di sacrificio, certo, ma con gli occhi sempre aperti su un mondo più etico e giusto, anche se occorrono gli Occhialini per riuscire a inventarlo.