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"Dalla naturalezza disarmante della sua penna appaiono bellezza e luce, meravigliosi crepuscoli, o cupe sere in cui si attende. Descrive la normalità della natura con una leggerezza e originalità che lascia sconcerti. Disordinati, nell'immaginare che in fondo al nostro cuore avremmo dovuto pensare che i germogli premono per nascere, che la Natura nella Sua opera miracolosa, si sfinisce furiosamente. Giulia ci trasmette cosa l'intimo pulsante della terra vorrebbe veramente dire all'Uomo. Così è l'opera che, attraverso lo scrutare profondo della vita e del suo ciclo interminabile, coglie il sentiero invisibile che la lega all'anima. Di tutti noi." (dalla Prefazione di Alessandro Sponzilli).