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L'estate del 1982 è quella dei Mondiali di Spagna e della canzone Paradise di Phoebe Cates. Ma è anche l'estate in cui due giovani amici, Sherlock e Watson, appassionati di gialli e misteri, proiettano la loro attrazione per l'ignoto oltre le mura di una vecchia e minacciosa villa in montagna, Villa Paradiso, che nasconde dietro la sua sinistra rovina un passato impronunciabile. Nel pieno delle loro avventure estive, Watson esce di strada in bici e precipita nel bosco. Rimane incosciente per un mese, e al suo risveglio trova un plico di lettere ad aspettarlo. Sono quelle che l'amico Sherlock gli ha scritto dalla montagna, durante la sua assenza, e gli parlano di un'estate che non ha vissuto, di nuovi amici e amori, ma anche di strani episodi che riguardano Villa Paradiso. Al suo risveglio, tuttavia, Watson non scopre soltanto quelle missive ad attenderlo. Riceve anche la notizia che Sherlock e i suoi nuovi amici non si trovano più. Sono scomparsi a fine estate e nessuno sa dove o cosa cercare. Trentun anni dopo, un Watson ormai disilluso e provato torna per la prima volta al paese di quella lontana estate. Lo fa perché ha ricevuto una richiesta di aiuto: una lettera, scritta con la stessa grafia di quelle che gli aveva inviato Sherlock, una vita prima. Ad attenderlo trova la villa oscura e diroccata, che nasconde più di un segreto oltre le sue finestre buie, occhi che sprofondano su un passato misterioso e terribile.