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"Chiesi io all'autrice di poter leggere le sue poesie. Me lo concesse amabilmente e con immediata disponibilità. Mi lasciai guidare qua e là da lei nelle sue "terre incantate" soprattutto dove sorgevano ostacoli di miei fraintendimenti. Man mano che m'inoltravo nella lettura, nella sequenza di poesie, divise in due parti: poesie d'occasione o sociali e poesie d'amore, fui sedotto da sentimenti ed emozioni inusuali, forti, radicati, che venivano dal profondo. Ero preda in un universo unico che mi si rivelava poco a poco sincero e stupefacente ad un tempo, di una sensibilità finissima che mi intrigava e mi teneva incollato al manoscritto." (Dalla Postfazione di Gianni Varone)
