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I ventitré saggi sono dedicati al radicamento dal 1533 in poi dei Chierici Regolari Teatini, con i suoi risvolti sociologici, antropologici e storico-artistici. Il primo volume contiene saggi dedicati più specificamente alla figura di Andrea Avellino, del quale si rendono noti nuovi documenti. Seguono i contributi storico-religiosi dedicati al ruolo dei Teatini nella Napoli del Viceregno spagnolo sul piano 'politico' e sociale, ai quali si aggiungono alla fine del volume un saggio sull'importanza per la cultura napoletana delle biblioteche delle tre principali Case teatine cittadine, e un consistente numero di polizze bancarie relative ai pagamenti delle opere di pittura, di scultura e decorative di tutte le chiese e le Case dell'Ordine a Napoli, che fanno da preludio documentario ai contributi storico-artistici contenuti poi nel secondo volume. Nel secondo volume si è evidenziata l'influenza del santo nell'architettura, nella pittura, nella scultura e nella musica delle chiese teatine napoletane del Seicento, ma anche i suoi riflessi indiretti per le vicende storico-artistiche cittadine seicentesche.