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Un volto antico. Una faccia contadina come non se ne vedono più. Gli occhi tristi di chi conosce il male e di chi ha visto le disgrazie e le avversità del mondo. E sul viso la ferita indelebile, lo sfregio insanabile del disprezzo e dell'offesa di una violenza che il mito di fondazione vuole ingiustificata, irragionevole e insensata. Di fianco, il Figlio, che la guarda con un sorriso tra il divertito e l'estasiato, come fosse il pastore della meraviglia che cade in ginocchio davanti alla Nascita. Questo il ritratto della "mamma di tutte le mamme" che i fedeli della Campania intera venerano compiendo uno degli ultimi grandi rituali del Mezzogiorno d'Italia. Questa è la Madonna dei poveri, dei reietti, degli esclusi, degli ultimi. È la Madonna della sofferenza... la Madonna dell'Arco.