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Il magistero del critico d'arte Roberto Longhi è stato fondamentale per molti autori italiani del Novecento che hanno esplorato il complesso rapporto tra scrittura e immagine (in senso pittorico e cinematografico). Il convegno internazionale Écrire vers l'image. L'empreinte de Roberto Longhi dans la littérature italienne du XXe siècle, tenutosi a Parigi e Amiens dal 24 al 26 maggio 2015, ha riunito numerosi studiosi di varia formazione che si sono confrontati sia sugli autori - come Pasolini, Bassani, Testori, Bertolucci e Banti - che hanno recepito direttamente la lezione longhiana, rimettendola in gioco di volta in volta, sia su voci che hanno da sempre posto l'intreccio tra parola e immagine al centro della loro pratica letteraria, quali Sciascia, Carlo Levi, Parise e Manganelli. Infatti, è soprattutto attorno alla stretta relazione tra narrazione, visione e immagine, che la letteratura italiana negli ultimi decenni del Novecento si è sviluppata, esplorando nuove possibilità espressive e compositive.