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Truman Capote riusciva a scrivere solo da sdraiato e doveva rigorosamente avere accanto caffè e sigarette, ma non sopportava di vedere nel posacenere più di tre mozziconi; Lev Tolstoj di mattina non rivolgeva mai la parola ai famigliari e, dopo la toeletta e la colazione a base di due uova sode, si ritirava nel suo studio con una tazza di tè, per uscirne soltanto alle cinque del pomeriggio; l'insonne Federico Fellini ogni mattina si alzava alle sei e cercava inutilmente di prepararsi una buona tazza di caffè, aspettando le sette per poter telefonare a qualcuno sperando di non essere insultato... Mason Currey ha condotto un'accurata indagine su ritmi, orari e abitudini di lavoro di molti personaggi, scoprendo che ognuno di essi - grande artista o pensatore, scienziato o letterato - per realizzare le proprie opere ha dovuto elaborare una personalissima e calibrata routine quotidiana.