Tab Article
... Linguisticamente i versi di La Sala presentano ampia aggettivazione, generale, dislocata e a volte nominale, in cui prevale l'ipotassi; invece i termini dialettali e le intere poesie in dialetto, più compatte di quelle in lingua, esprimono più forte il radicamento, il "luogo" ombelicale, il perimetro sacro dell'esperienza entro in cui si è svolta o si svolge la vita, percorsa con un occhio minuziosamente amoroso. Spesso infatti, sono gli occhi della mente, del cuore, del ricordo a riempirsi d'emozione, velati però di malinconia in questi continui flashback (non è causale che i verbi siano spesso al passato). Perché nei suoi versi c'è la gratitudine, che può diventare preghiera, verso la vita, cantata con musicale delicatezza, con inafferrabile nitidezza e semplicità del linguaggio, ma c'è anche la nostalgia per quella "aurora" ormai persa e la "notte" che incombe ("la vita è/una zattera galleggiante/che va alla deriva"). (Prof. Francesco Martillotto)