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Un'intensa e profonda riflessione filosofica percorre queste pagine di Romain Rolland, scritte alla fine della Prima Guerra Mondiale, in un'Europa che aveva ormai perso l'innocenza della Belle Epoque. Empedocle, filosofo, poeta e medico, è l'emblema di uno spirito fiero e indipendente, la cui complessa e conflittuale visione della realtà non scade in un pessimismo tragico o nichilista. In questo breve saggio, per la prima volta tradotto in italiano, Rolland ripercorre con accuratezza filologica e acume teoretico il celebre poema filosofico sulla natura e il trattato sulle purificazioni, individuando nello scontro tra Amore e Odio elaborato da Empedocle il simbolo dell'eterna dinamica che regola gli equilibri e condiziona gli sviluppi dell'umanità. La figura del grande pensatore agrigentino incarna così la capacità di individuare il movimento interno alla storia dei popoli, in un processo infinito dove anche i momenti più oscuri verranno seguiti da giorni felici e pieni di speranza.