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Il volume raccoglie i discorsi parlamentari, non privi di una certa elaborazione artistica, tenuti da Claudio Treves - e da lui stesso raccolti nel 1925 sotto il titolo "Come ho veduto la guerra" - tra il 1914 e il 1920. Attraverso i numerosi riferimenti che vi affiorano è possibile cogliere gli echi e le reazioni provocati dal conflitto nella politica italiana. Le posizioni di Treves, esponente di spicco del socialismo riformista al fianco di Filippo Turati, evolvono negli anni con il dispiegarsi degli eventi dall'intervento italiano a fianco dell'Intesa al disastro di Caporetto, fino ai difficili accordi di pace -, mantenendo sempre un netto stampo pacifista. E questo sia nell'accesa denuncia della guerra civile europea, sia nella condanna degli interessi imperialistici delle nazioni in lotta, cui viene contrapposto l'internazionalismo socialista. All'auspicio di un ruolo di mediazione per l'Italia si accompagna, nella lettura della realtà da parte di Treves, il favore accordato all'intervento americano nella concertazione della pace, volto a contenere le brame di annessione degli stati capitalistici dell'Intesa, così come all'evolversi della situazione russa del febbraio 1917, salutata quale primo grande impulso per una futura fratellanza internazionale dei popoli. Introduzione di David Baldini.