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La distanza che intercorre fra il primo Drammaturgie sonore (2012) e questo secondo volume si percepisce dall'ispessimento delle indagini sulla pratica vocale, dalla diversificazione dei casi studio, dall'emergere di proposte metodologiche e dallo stratificarsi di un repertorio di figure vocali che richiedono ulteriore attenzione e scavo. I saggi raccolti, nati attorno al seminario "Il femminile della vocalità" (Roma 2019), mettono in risalto la ricchezza della sperimentazione vocale nel teatro italiano e lo spessore della speculazione teorica che si è sviluppata su questo terreno.