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I segreti di solito si raccontano nell'intimità, a tu per tu, in un contesto di silenzio, di ascolto... Difficile rivelare o condividere segreti in un luogo affollato, o gridando ad alta voce! Queste brevi meditazioni quaresimali hanno come sfondo i campi dorati della missione in Bangladesh. Come testimone invisibile avremo il discepolo amato, che richiama la figura di san Giovanni evangelista: è proprio lui infatti che, emblema di tutti i discepoli di ieri e di oggi, durante l'ultima cena si avvicinerà a Gesù, si accosterà al suo petto, per strappargli l'ultimo segreto: «Chi è, Signore, colui che ti tradisce?». Ecco l'intimità, ecco la vicinanza, ecco la condivisione d'amore che permette di accostarsi al mistero di Dio, di mettersi in punta di piedi all'ascolto della sua storia d'amore con l'uomo, fino al sacrificio del figlio amato. È quella posizione privilegiata "sul petto di Gesù", immaginata e raffigurata da tanti artisti e in tanti capolavori pittorici, che ci fa intuire il calore e il tepore dell'amore, quasi come di un genitore con il proprio figlio, dove il figlio cerca sicurezza, affetto, risposte. Quante volte anche noi ci siamo rifugiati nell'abbraccio di una persona cara nei momenti di gioia o sconforto? Il tempo quaresimale costituisce, se lo vogliamo, un'occasione per progredire nella fede; per crescere nell'amore verso Dio e verso gli altri; per cambiare noi stessi e il contesto in cui viviamo; per fare scelte radicali... Perché possiamo attingere questa forza di cambiamento, questo amore che converte, dal costato di Cristo, squarciato per amore nostro e di tutti gli uomini, in un percorso di preparazione caratterizzato dal silenzio, dalla contemplazione, dalla carità. Che questo viaggio possa essere per ciascuno di noi un'occasione per ritornare alla vicinanza con Cristo, per riacquistare la pratica della fede, per vivere nuovamente quella relazione spontanea e confidenziale propria dei figli con il Padre. Da quell'accostarci al petto di Gesù potremo trovare la grazia di scoprire sempre di nuovo la gratuità e la profondità dell'amore.