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Scritte dal 1988 al 2014, queste Annotazioni sono i pensieri, le preghiere, le pagine di un diario intimo, le poesie di un uomo qualunque. Pur essendo l'iniziatore, insieme a Carmen Hernandez, di una delle realtà ecclesiali più importanti nella Storia della Chiesa, Kiko non è un uomo diverso dagli altri, perché soggetto, come tutti, alle contraddizioni e agli slanci propri della natura umana. La sua fede è segno di comunione con il divino ma anche causa di sofferenze, di dolori e di gioie. Sono pagine commoventi che raccontano in presa diretta, attraverso i pensieri e le sensazioni dell'autore, la storia vera di un uomo che ha ricevuto la grazia di parlare con Dio. Un Dio padre che lo accoglie come un figlio; un figlio che a volte disobbedisce, altre lo abbraccia. Sembra di essere presenti nella scena dipinta da Rembrandt nel Figliol Prodigo, di sentirne gli odori, di vedere le lacrime del Padre e del figlio, di ascoltare le loro parole. Una storia di amore e di odio, di fedeltà e di tradimento. Un mosaico variegato composto da una miriade di tessere colorate che restituiscono al lettore un'immagine definita, quella di una grande bellezza e di una vera umanità, di una grande letizia e di una grande sofferenza, di una natura umana perennemente in bilico tra la grazia e il peccato. Queste Annotazioni sono il frutto della storia di un uomo, con i suoi problemi e i suoi dubbi, le speranze, le gioie e i dolori. Un uomo normale che ha compiuto nella sua vita opere straordinarie. Perché la vita dei santi è la vita di uomini e donne comuni, pregni dell'amore di Cristo, sempre più somiglianti alla bellezza del Suo volto.