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Un libro al contrario, un po' come le favole di Gianni Rodari. Non si occupa di match del secolo o pugili leggendari, ma di incontri e atleti di cui si parla poco eppure restano per sempre nella memoria della gente. I pugili formano una sorta di esercito dove pochi sono i generali e tanti i soldati. La storia immortala i primi, dimentica i secondi. Anche se spesso sono proprio questi che con oscuro valore scrivono le pagine più belle. È un libro nato nella mente dell'autore ad Atene, in un caldissimo giorno di diciassette anni fa, il sesto che dedica al pugilato. Come sempre, Gualtiero Becchetti racconta solo ciò di cui è stato testimone diretto, sforzandosi di essere il più preciso possibile nel riportare nomi, date, combattimenti e luoghi. Nessuna esagerazione, nessuna concessione alla fantasia. Solo la realtà, che già racchiude tutte le caratteristiche sufficienti per avvincere. Un libro sul pugilato, ma soprattutto un romanzo su quei personaggi che non figurano nella storia della boxe. Pugili, match, scenari e atleti incrociati sui ring dell'Italia intera. Nei palazzetti di provincia e in quelli delle grandi città. Mai a reggere il cartellone, sempre pronti a dare il massimo.