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Vienna, aprile 1711. Da dieci anni una guerra rovinosa insanguina l'Europa. Solo la capitale asburgica conserva miracolosamente la sua opulenza: mentre carestia e devastazione cancellano un'intera epoca, a Vienna si mangia, si beve e si balla. Il garzone protagonista di Imprimatur e Secretum, che in Italia si era ormai ridotto alla vita di stenti dello spazzacamino, trova salvezza proprio nella città imperiale: Atto Melani, agente segreto del Re Sole, gli ha saldato un antico debito. I due vecchi amici si ritrovano, ma troppe cose sono cambiate. Melani, preda d'inconfessabili rimorsi, è giunto a Vienna con una missione disperata: svelare al giovane imperatore asburgico un insospettabile tradimento, e fermare così la guerra. Di colpo la città è scossa da un brivido d'apprensione: è arrivato l'Agà turco. Tra Imperatore e Sultano c'è pace, perché allora questa visita improvvisa? Ricevuto in udienza, l'Agà accenna sinistramente al Pomo Aureo: così i giannizzeri a Costantinopoli chiamano Vienna quando fanno voto di schiacciarla sotto il giogo di Allah, e con essa l'Europa tutta. I torbidi eventi dei giorni successivi riveleranno rancori secolari e segrete connivenze: nessuno verrà risparmiato dall'ombra dell'infamia e del tradimento.