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Il quartiere San Lorenzo, nell'immaginario collettivo, è un luogo depositario di testimonianze indelebili: il bombardamento del 1943 con il suo corollario di vittime e di macerie, il vicino cimitero Verano, considerato non soltanto un sito storico e monumentale ma anche un luogo della "memoria collettiva", le tradizioni locali fortemente radicate sotto forma di attività artigianali e di "botteghe" storiche. Un luogo nel quale si concentrano parti importanti della memoria storica dei cittadini di Roma costretto, negli ultimi vent'anni, a convivere con i fenomeni legati alla forte presenza di studenti, di immigrati, di nuova utenza. La Sapienza Università di Roma, a partire dagli anni Sessanta, "entra" nel perimetro urbano e sociale del quartiere, avviando processi di integrazione fra attività universitarie e vissuto locale e di riqualificazione del tessuto urbano.