Tab Article
«Di fronte alla più grande sfida dell'umanità, la politica deve agire con fermezza e tempestività. Riteniamo che ogni azione politica che non farà di questa lotta la sua priorità assoluta e inderogabile, non sarà credibile. La politica deve prendere posizione, senza aver paura di adottare misure impopolari. Molte altre lotte sono importanti, ma questa è fondamentale». Servono a qualcosa gli appelli? Forse no, ma quello dell'astrofisico francese Aurelién Barrau ha il dono di essere chiarissimo nella visione del nostro futuro. Viviamo un cataclisma planetario: riscaldamento climatico, diminuzione drastica degli spazi vitali, crollo della biodiversità, inquinamento di suolo, acqua e aria, rapida deforestazione. Al ritmo attuale, entro qualche decennio, non resterà quasi più niente. È troppo tardi per salvare il pianeta? No, ma il tempo a disposizione è poco, e le parole non basteranno. Non considerare l'ecologia come la principale priorità di questi tempi è un «crimine contro il futuro». Non operare una rivoluzione nel nostro modo di esistere è un «crimine contro la vita». È il momento di guardare in faccia l'agonia del nostro mondo e di agire.