Tab Article
Chi era Sebastiano Filippi? Un famoso scrittore in declino o piuttosto un genio capace di reinventarsi in età già avanzata in un genere a lui non famigliare? Un marito, compagno e amante attento oppure uno sciupafemmine senza alcun rispetto per i sentimenti altrui? Un amico fedele e generoso o un uomo cinico pronto a voltare le spalle a chi ha bisogno d'aiuto? Difficile per il commissario Zarotti e l'ispettore Disanzio farsi un'idea della personalità della vittima interrogando tanto la moglie e i figli quanto i collaboratori e gli amici. Come se la sua forte personalità rifiutasse qualsiasi tipo di classificazione e stereotipo da parte di chi ha avuto modo di conoscerlo. Pochi allora i punti fissi nell'inchiesta sul suo omicidio che vede impegnata la squadra omicidi e Alessandra Federichi, il magistrato preferito di Zarotti: il luogo, l'ora presunta e le cause della morte. Nessun sospetto, invece, né un indizio o un movente. Parte allora come di consueto in salita l'indagine sulla morte dello scrittore, la cui immagine e il cui destino verranno ricostruiti con pazienza, un tassello alla volta, da parte del medico legale, degli uomini della scientifica, questa volta particolarmente ispirati, nonché dai componenti della squadra omicidi, determinati a non lasciare il crimine e il suo responsabile impuniti. Nonostante qualche piccolo colpo di scena capace di rimescolare le carte.