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Il testo riporta un'esperienza esemplare, di grande valore educativo per ragazzi e docenti. La storia di un laboratorio teatrale in un liceo, la collaborazione dei ragazzi e il loro entusiasmo. Il figlio di un regista famoso ripercorre la strada del padre, finché non viene colpito e vinto in giovane età da un male incurabile. Un libro che è contemporaneamente una testimonianza collettiva, una speranza, un suggerimento di metodo, un ricordo vivo e fortissimo. "...Mi viene da pensare che forse non è un caso se circa dieci anni dopo l'esperienza del laboratorio di teatro al liceo, mi sono trovata a studiare lettere all'Università, mentre frequentavo la scuola del Piccolo Teatro di Milano..." "Ancora oggi ci penso e sono sempre più convinta che quella era la Scuola. È lì che ho imparato a lavorare in équipe, a mediare, a collaborare. Attraverso quell'esperienza cambiava il modo di vivere la scuola e l'insegnamento: il nostro andamento scolastico migliorava, studiavamo con più voglia, i professori collaboravano tra di loro e spesso facevano lezione insieme..." "...Il teatro, a prima vista disordine totale, caos e confusione, rappresenta invece un ordine nuovo a cui avvicinarsi; se non altro per un cambio di prospettiva... Il teatro ha rappresentato per me un ordine nuovo, ma ancor più una zona temporanea di autonomia e di autogestione: un modo di conoscere il mondo e se stessi...". Sono le voci di alcuni dei protagonisti di questa storia che Paola Prandi ha raccolto.