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"Il paese sorge su una costa bassa, esposto anch'esso all'incalzare di ogni raffica. L'approdo e il ricovero delle barche è assicurato da due profondi budelli di mare che delimitano il promontorio con l'abitato. Isthintini, intestini, budelli è l'antico toponimo di queste insenature naturali che il paese ha ereditato." In queste pagine Stintino è un cosmo, un paese metafisico, dotato di anima e, verrebbe da dire, fatto di carne viva: altrove non si darebbero storie così. Tra terra, acque e cielo percorsi da venti incessanti, l'autrice ci racconta con una lingua poetica il quotidiano di uomini e donne che hanno dentro se stessi ciò che è fuori.