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La storia di «Il cielo di Singapore» inizia nel 2003 con tre donne, la sedicenne Szu, sua madre Amisa, una volta una bellissima attrice, e Circe, legata a Szu da un'improbabile amicizia. Diciassette anni dopo, nel 2020, Circe sta attraversando un brutto divorzio in una Singapore profondamente trasformata e ancora in trasformazione, quando al lavoro sa di un nuovo progetto: il remake di un horror cult degli anni '70 chiamato «Ponti», e cioè quello stesso progetto che aveva lanciato, e poi spezzato bruscamente, la carriera nel cinema di Amisa in qualità di Pontianak, una donna-mostro della mitologia del Sud-est asiatico che si serve della sua bellezza per incantare e poi uccidere gli uomini. È un colpo duro per Circe, travolta dai ricordi di due donne che una volta facevano parte della sua vita, dal senso di colpa, da un passato che le tormenta la coscienza...