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"Quasi un omaggio a Bologna, ai suoi luoghi anche di provincia, tra memorie e ammiccamenti, questa raccolta di Franco Dozza, autore in continuo colloquio con una figura femminile (o forse più di una) a cui si rivolge in una sorta di dialogo intimo e immaginario, passionale e contemplativo e dunque, spesso, un dialogo d'amore. Così, da Porta Saragozza - dove si riproduce un percorso esorcizzante di morte - a Vado - località dell'appennino dove il paesaggio fa da trama per lo sguardo della donna amata -; dalla bettola di Enzo - dove si respira tristezza, si sentono i rintocchi della Chiesa di San Martino e si gioca a carte, sempre con il pensiero rivolto a una donna, chissà se è la stessa - al colle di San Luca - dove tutto è spento senza lei -; alle vicine Rimini e Riccione - dove tra piatti freddi al picnic e profumate primavere si sono consumati momenti particolari tra il poeta e la donna - il lettore viene trasportato in un alternarsi di luoghi e situazioni in un libro in cui le partiture sono unite proprio dal fil rouge trasposto nel dialogo tra la voce narrante e la sua interlocutrice che, chiaramente, non risponde."