Tab Article
L'autrice ricostruisce su basi rigorosamente documentarie undici processi svoltisi in pieno Ottocento in quella parte della Romagna che apparteneva allora al Granducato di Toscana. Al loro centro, possidenti, contadini, indigenti senza possibilità di riscatto, le credenze e le superstizioni delle genti delle campagne e il loro tempo chiuso, immobile nella soggezione all'ignoranza e ai potenti. Soprattutto, si accampano le figure femminili, rappresentate nella loro condizione di assoluta dipendenza, trascinate sulla scena dai temi dell'onore, della condotta morale, della illibatezza, della fedeltà coniugale, scrutate e indagate con accanimento nella loro corporeità da medici e giudici in perizie crudeli, in interrogatori estenuanti e feroci, perché tutto appaia della gravidanza, dello stupro, dell'incesto, della reazione della donna alla violenza subita, se mai non sia che essa stette al gioco: dunque, creature offese prima e dopo, sotto la specie della cruda giustizia dei potenti.