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Che cos'è il disagio? In quali forme si manifesta? Perché da strumento di accelerazione dei processi di cambiamento, dall'età infantile a quella adulta e da presupposto fondamentale del riadattamento, esso può degenerare in forme psicopatologiche? Il testo cerca di rispondere a questi interrogativi, partendo dall'etimologia del termine, per poi esaminare le varie forme in cui esso si declina: sociale, ambientale, familiare, esistenziale; ne indaga le cause e ne osserva le diverse manifestazioni e forme degenerative, per poi sostare generosamente sul disagio che l'intera comunità scolastica vive oggi, ricercandone ed evidenziandone aspetti peculiari. Il tema è affrontato in tutta la sua concretezza, senza risolversi nella sommatoria di teorie più o meno concordi, nell'intento di offrire al lettore, sulla base del presupposto teorico, suggerimenti di interventi educativi e terapeutici utili ad arginare un fenomeno che oggi più di ieri sembra non essere solo prerogativa esclusiva di determinati contesti evolutivo-sociali, come gli adolescenti e gli individui svantaggiati in genere, ma rischia di interessare a priori il vissuto esperienziale ed esistenziale di chiunque.