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Ogni psicoterapia ha dato una sua spiegazione unica della sofferenza emotiva e della possibilità di curarla. Il libro "La Parola, il Corpo e la Macchina nella letteratura psicoterapeutica" tenta di esaminare i concetti dei vari orientamenti su degli assi comuni: la sofferenza come intolleranza emotiva alle situazioni avversive e come gestione rigida di queste vulnerabilità e la cura come acquisizione della capacità di tollerare e di gestire flessibilmente le avversità emotive. Ogni modello ha privilegiato un tipo di sofferenza emotiva: il desiderio nella psicoanalisi del primo Freud, la rabbia e l'invidia in quella di Melanie Klein, l'ansia e la depressione nei modelli psicodinamici dell'Io e relazionali e in quelli cognitivo-comportamentali, infine il terrore nei modelli specifici per i traumi. Interventi verbali (la parola) ed esperienziali (il corpo) sono stati elaborati per dare conforto al paziente, secondo linee guida da eseguire ora con fedeltà e chiarezza (la macchina) e ora adattandole al paziente e al momento (ancora la parola e il corpo).