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La relazione della Commissione parlamentare antimafia sul depistaggio delle indagini sull'assassinio mafioso di Giuseppe Impastato è un fatto unico nella storia dell'Italia repubblicana. Per la prima volta una Commissione parlamentare ha fatto luce sulle responsabilità di rappresentanti delle forze dell'ordine e della magistratura nel coprire mandanti ed esecutori di un delitto di mafia volto a colpire un militante radicalmente impegnato contro i mafiosi e i loro alleati, a partire dalla famiglia da cui proveniva. Depistando le indagini e facendo passare Giuseppe Impastato per terrorista e suicida, si è ostacolato l'accertamento della verità che è emersa dopo più di vent'anni dal delitto grazie alla tenacia della madre e del fratello, di alcuni compagni di militanza e del Centro siciliano di documentazione a lui intitolato. Ora la Procura di Palermo riapre l'inchiesta, a partire dal depistaggio delle indagini, e ripubblichiamo questa relazione, con nuovi interventi di Giovanni Russo Spena, presidente del Comitato sul caso Impastato costituitosi nel 1998 presso la Commissione antimafia, di Umberto Santino, fondatore e direttore del Centro Impastato di Palermo e di Giovanni Impastato, fratello di Giuseppe, come contributo e sollecitazione a riprendere un cammino.