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"Se la poesia è cammino verso la conoscenza, in questo libro di poesie di Luca Valerio c'è una consistente estensione del campo d'indagine: tutto diventa esperibile e dicibile in versi attraverso la mediazione di un io pervasivo che moltiplica la propria identità fondendola nell'appropriazione di schemi metrici, anche innovativi e come sovrapposti e miscelati alle forme consuete della tradizione. A scorrere l'indice del libro, fin dai titoli delle sezioni che lo compongono, veniamo indirizzati verso la specificità del discorso poetico, rimarcata ben più in direzione delle forme che dei contenuti: regola e misura si offrono come supporti prosodici cui ancorarsi nel tempo della dismisura inglobante e della deflagrazione degli assi ritmico-fonetici o del loro depotenziamento in asfittiche cadenze seriali. Che, in nome di una autarchica centralità creativa, vengano maldestramente disinnescati i congegni del poiein sembrerebbe innescare la molla reattiva di Valerio e convocare la sua solida perizia tecnica, se non si avvertisse nel contempo il senso di una poesia che nasce da una pulsazione, da un battere e da un levare che la precede, su cui si allineano la trama delle parole, le strutture frastiche e gli inserti affabulatori." (dall'introduzione di Francesco Macciò)