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Una nuova traduzione del famoso poemetto di Stéphane Mallarmé, "L'après midi d'un faune", potrebbe sembrare un'operazione rischiosa, irta com'è di difficoltà di varia natura e probabilmente non necessaria, dopo tante autorevoli traduzioni. Ma riproporre, come fa Enzo Papa, quel poemetto che ha aperto nuove vie alla poesia moderna e presentarlo in osmosi con letture figurative di nove artisti contemporanei introdotti da Aldo Gerbino è, in effetti, un'operazione culturale di notevole spessore e di raffinata eleganza.