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Pochi slogan hanno resistito negli anni come quello dell'antagonista del Gigante Buono, nel mitico spot della Ferrero, che tuttora vanta oltre 200.000 visualizzazioni su YouTube. "Jo Condor", "il Gigante Buono", ma anche "Miguel" ("Miguel son sempre mi!"), "Mariarosa", "l'Olandesina" e tanti altri... Era il periodo d'oro della pubblicità televisiva, dove i creativi erano in grado, nonostante i limitati mezzi di allora, di inventare soluzioni di estrema raffinatezza e godibilità, tanto da restare tuttora nella mente dei bambini di allora. Con Caro Carosello, per la prima volta, quegli anni e quelle invenzioni sono raccontate da uno dei principali protagonisti di quella splendida stagione. È una narrazione gustosa e divertente non solo dei retroscena dei celebri caroselli, ma dei personaggi della cultura e della creatività di quegli anni, dalle serate danzanti con Armando Testa agli scherzi di Nicola Arigliano, dalle cene con Paolo Conte alle lunghe chiacchierate pomeridiane con Italo Calvino. È anche il racconto di una passione per una Torino fremente di attività culturali, e per un periodo più povero, ma forse più ricco di idee e di progettualità.